Le Arti dello Spettacolo

IL TEATRO

L'immenso Baudelaire scrisse: 'Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario'. Al di là dei gusti personali e del desiderio di provocazione bisogna riconoscere che il teatro ha a lungo scontato una serie di pregiudizi che lo hanno dipinto come una forma d'arte d'elite, riservata a pochi. In realtà i generi sono così diversi tra loro che ciascuno può individuare l'opera che meglio si sposa ai propri gusti. Considerando la vastità del panorama teatrale abbiamo pensato di sfiorare alcuni artisti assai diversi per generi e stili, sperando di stimolare il desiderio di addentrarsi in questo fantastico mondo?


La Tragedia
Secondo Aristotele è il mezzo per raggiungere la catarsi, ovvero purificarsi da sentimenti quali pietà e paura immedesimandosi negli attori. Possiamo solo immaginare quanto fossero potenti le rappresentazioni di Eschilo, Sofocle o Euripide negli antichi teatri e come i greci si interrogassero sulla scelta di Antigone o sul destino di Ifigenia. Il teatro rappresentava realmente un'occasione di socialità, scambio e crescita.

La forza delle tragedie greche e romane è universalmente riconosciuta ed ancora oggi possiamo beneficiare delle molte rappresentazioni e rivisitazioni proposte da artisti contemporanei.

Estremamente attuale è anche Shakespeare che attraverso suoi capolavori quali Amleto, Otello, Romeo e Giulietta, Re Lear, Macbeth ci ha donato personaggi indelebili nella nostra mente e nell'anima.
Dall'Inghilterra elisabettiana balziamo al Novecento e a Brecht, il geniale innovatore che introdusse lo straniamento, il distacco emotivo a beneficio dell'analisi della realtà inscenata. La funzione politica, di formazione della coscienza civile connota chiaramente le produzioni di Brecht, fra le quali L'opera da tre soldi e Madre Coraggio e i suoi figli.
Tra gli artisti più innovativi del Novecento non possiamo poi dimanticare Beckett e il teatro dell'assurdo che a spiazzare gli spettatori mostrando l'illogicità delle nostre esistenze.

La Commedia
Nasce nella Grecia del VI secolo a.C. ed il maggiore esponente è Aristofane, autore di celebri testi pervenutici, tra i quali Le Nuvole in cui prende di mira i maestri Socrate ed Euripide.

La commedia ha mantenuto nel tempo il carattere satirico e di denuncia sociale, ma anche la funzione di puro divertimento per lo spettatore.

Nel Seicento il trionfo della commedia è inestricabilmente legato a Shakespeare e a rappresentazioni quali Il mercante di Venezia, Le allegre comari di Windsor, Sogno di una notte di mezza estate.

In Francia splende la stella di Moliere e in Italia quella di Goldoni che riesce a creare la sintesi tra parti improvvisate, tipiche della commedia dell'arte, e la commedia moderna. Opere come Il servitore di due padroni e La locandiera hanno sconvolto ed attratto il pubblico che tributa tuttora intensi onori ad uno più illustri drammaturghi italiani.

IL CINEMA

Nel 1895 i fratelli Lumière fecero conoscere ai parigini il cinematografo...stupefacente vedere su uno schermo gigante una storia che ci appartiene, o che sogniamo ci appartenga, conoscere altre culture, godersi un paio d'ore di puro divertimento.
Dal cinema muto di Buster Keaton e Chaplin alle produzioni hollywoodiane farcite di effetti speciali, un mondo in cui perdersi passeggiando tra i vari generi: drammatico, commedia, horror, thriller, animazione, avventura, erotico e tutti gli altri che hanno fatto la storia del cinema.

Il nostro viaggio parte da Hollywood, patria di film che hanno consentito al mondo di farsi cullare in un piacevole sogno, tra la fine degli anni Venti agli anni Sessanta. Storie semplici, frequentemente a lieto fine, interpretate da divi del calibro di Marilyn Monroe, Clark Gable o Humphrey Bogart, oggetto di una sorta di venerazione collettiva.

Da Hollywood alla Cinecittà della seconda guerra mondiale, devastata da bombardamenti e circondata da povertà e disperazione come ci racconta Roma, Città aperta di Rossellini. Visconti, De Sica, Germi mettono gli spettatori di fronte a storie nate dalla guerra, come Paisà, o negli anni immediatamente successivi nei quali i poveri non potevano nemmeno sognare una bicicletta. Un cinema povero di mezzi e al servizio di vicende struggenti fatte di sconfitte, dolore, fame, amarezza, ma allo stesso tempo tese verso un avvenire migliore. Il neorealismo ha costituito uno dei momenti di successo più fulgido del cinema italiano che vede tra i suoi protagonisti negli Sessanta Fellini e Pasolini.

Negli anni Cinquanta il pubblico conosce Fellini attraverso Luci del varietà e da quel momento nasce un amore smisurato: I vitelloni, La dolce vita, Amarcord, Otto e mezzo, La città delle donne e tutti gli altri capolavori entrati nella vita di chiunque. Storie di provincia, di giovani che sognano il successo e vicende che ci portano nella Roma della Dolce vita accompagnati da Mastroianni.

Roma ci appare assai diversa attraverso gli occhi di Pasolini che ci narra l'esistenza e la sopravvivenza di proletari, prostitute, coloro che la società vorrebbe dimenticare, ma che il registra imprime sulla pellicola. Accattone, Mamma Roma, Uccellacci e uccellini e gli altri film intorno ai quali si dibatte da mezzo secolo...

Il neorealismo ha varcato i confini italiani influenzando anche i registi statunitensi, tra i quali citiamo Scorsese, splendido narratore della criminalità italo-americana insieme all'inseparabile Robert De Niro. New York New York, L'ultima tentazione di Cristo, Taxi driver film significativamente diversi tra loro, oltre a straordinari gangster movie come Quei Bravi ragazzi e la criminalità italo americana ispira anche la trilogia del Padrino di Coppola.
La New York degli anni Settanta ci dona anche le sofisticate e caustiche commedie di Woody Allen come Io e Annie o Manathann, le quali hanno creato un antieroe per molti più affascinante di inarrivabili Casanova.
Una black commedy è all'origine del successo di Kubrick che nel 1963 girò il Dottor Stranamore, una spietata satira sulla bomba nucleare, e il sorprendente regista continuerà a sconvolgere il pubblico con Arancia Meccanica, Shining, Full Metal Jacket e tutti gli altri capolavori.

I prolifici anni Settanta fanno conoscere al mondo anche Spielberg abilissimo a destreggiarsi fra gli effetti speciali di ET e Jurassic Park e le toccanti vicende de Il colore viola e Schindler's List.

Film drammatici, commedie, fantascienza, erotici, opere impegnate e leggere, impegno politico e svago...quante etichette vengono inventate, come se registi e sceneggiatori si lasciassero rinchiudere in steccati. Risuonano le parole di Fellini: 'Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio' ed una tale sfida non accetta limiti.

LA DANZA

Gli essere umani da sempre si muovono seguendo la musica, istintivamente o secondo precise coreografie. Ogni società è contraddistinta dai propri rituali legati alla religione, a ricorrenze, a feste popolari o anche alla febbre del ballo che colpisce nel weeek end.

Danza classica
La danza classica nasce in epoca rinascimentale, precisamente a Parigi, alla corte del Re Sole che fondatore dell'Académie Royale de Danse detentritice della funzione di codificare i principi e le tecniche fondamentali.

Ognuno di noi ha osservato incantato gli artisti sulle punte eseguire balletti universalmente celebri come Il lago dei Cigni, lo Schiaccianoci, Giselle, Carmen e ciascuno di noi conosce etoile del calibro di Nureyev, Carla Fracci, Roberto Bolle.
Le emozioni che trasmettono i danzatori, la bellezza delle coreografie e dei costumi, l'accompagnamento musicale creano spettacoli unici e per fortuna molti teatri ospitano sublimi rappresentazioni fruibili da chiunque sia desideroso di viaggiare in un mondo idilliaco per qualche ora.

Danza moderna
Agli inizi del Novecento negli Stati Uniti e nell'Europa del Nord nasce una nuova forma di danza, libera dai rigidi schemi e dalle posizioni canonizzate dal balletto classico. La danza moderna riscuote un significativo successo da parte del pubblico che può essere attivo, cimentandosi in balli che, pur prevedendo alcuni passi standard, non sono praticabili esclusivamente da artisti eccezionali per talento e dedizione all'esercizio.

I balli moderni sono tanti e significativamente diversi tra loro...vediamone alcuni.

Valzer
nasce nella corte austriaca e conserva la regalità e l'eleganza delle sue origini. E' la danza di Chopin e Strauss, ma anche delle moderne sale da ballo in virtù della semplicità dei passi e del fatto che consente di calarsi nell'atmosfera del Gattopardo per qualche minuto.

Tango
come noto il ballo argentino è la passione: ci si struscia per poi abbandonarsi e gustare il momento del ritorno. Incarnando la passione lascia molto all'improvvisazione, mantenendo fermi pochi passi di base e la regola fondamentale: l'uomo guida. Le scuole di tango sono molto diffuse in Italia così come i locali, le milonghe, in cui farsi travolgere da questa danza, seguendo ritmi veloci o lenti, lasciandosi irretire dalla passione.

Rumba
Ritmi andalusi e africani per celebrare il corteggiamento seguendo ritmi molto diversi. Dal lento ancheggiare tipico del Yambù al più veloce Guaguancò che interpreta il concedersi e il ritrarsi della donna di fronte all'uomo....in tutti i casi il ballo mantiene la sua indubbia sensualità.

Salsa
ritmi caraibici per scatenarsi nell'allegro ballo assai diffuso in tutto il mondo. Due passi veloci, uno lento e movimento di bacino: sembra semplice e una volta scesi in pista è comunque sufficiente farsi trascinare dalla musica coinvolgente e divertirsi!
Merengue
come la salsa nasce nei paesi caraibici e si basa su alcuni semplici passi, in questo caso accompagnati dal movimento dell'anca. Sensuale e divertente, ci accompagna nelle serate estive e nei locali che suonano musica latino americana tutto l'anno...basta avere un cavaliere che ami il ballo e il divertimento è certo!